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L'importanza della sicurezza nelle flotte aziendali

RICERCHE 19 Dec 2017

Sicurezza stradale: priorità per l'80% delle aziende.

L’indagine ha analizzato l’attenzione delle aziende sui temi della sicurezza stradale dei propri dipendenti e le iniziative messe in atto per ridurre la sinistrosità. Dall’analisi dei dati, emerge però una dicotomia abbastanza netta tra l’interesse manifestato dalle aziende verso i temi legati alla sicurezza e quanto effettivamente realizzato per migliorarla nel concreto.

Infatti, se il 76% dei Fleet Manager intervistati reputa sufficiente la diffusione della cultura in ambito di sicurezza stradale nella propria azienda, solo il 42% di questi offre informazioni ai driver sul corretto utilizzo del veicolo in funzione della sicurezza e soltanto il 20% ha dichiarato di aver messo in atto provvedimenti concreti come, ad esempio, la programmazione di corsi di guida sicura.
Per quanto concerne la consapevolezza dei costi legati alla incidentalità del proprio parco auto, a fronte di un 73% di Fleet Manager che si dichiara consapevole della sinistrosità dei veicoli della propria flotta e dei costi da essa generati, si registra un 48% di questi che afferma di non conoscere dettagliatamente i vantaggi, economici e non, che potrebbero derivare da una diminuzione dei sinistri. Potrebbe forse essere questa, quindi, la ragione per la quale solo il 17% delle aziende fornisce informazioni dedicate ai driver che sono stati coinvolti in incidenti stradali e solo il 21% prevede interventi specifici per coloro che ne sono stati responsabili; allo stesso modo, solo nel 4% dei casi, sono presenti programmi premianti per i driver virtuosi.

Più della metà dei Fleet Manager intervistati dichiara, comunque, il proprio interesse ad intraprendere un percorso sulla sicurezza stradale che sensibilizzi i driver sull’importanza di un corretto stile di guida e conduca verso una diminuzione della sinistrosità, anche se uno dei limiti sembra essere rappresentato dal budget da investire.

Dall’indagine emerge quindi come ancora manchino nella maggior parte delle aziende una corretta informazione e programmi di formazione dedicati ai driver e improntati alla sicurezza stradale.
L’incidentalità è sicuramente un problema sociale ma rappresenta anche un costo di gestione della flotta significativo e, in tal senso, è fondamentale l’impegno di tutti gli attori del settore perché si diffonda sempre più la cultura della sicurezza alla guida.

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AUTONOMOUS VEHICLES: CYBERSECURITY, INSURANCE AND INFRASTRUCTURE

Le auto stanno diventando sempre più connesse generando fino a 25 GB di dati all'ora (scopri di più nella nostra pubblicazione “The Power of Data” hhttps://www.mobility-observatory.arval.it/the-power-of-data).

Sensori e altre dotazioni sofisticate raccolgono dati che consentono nuove applicazioni di mobilità come i veicoli autonomi. Escludendo casi di utilizzo specifici, i veicoli autonomi non dovrebbero essere ampiamente implementati prima del 2025. Tuttavia, quando accadrà, allora possiamo aspettarci che questi miglioreranno la sicurezza stradale, il che influenzerà il settore assicurativo. Inoltre, offriranno opportunità di mobilità uniche (un'idea sviluppata nella nostra pubblicazione "The Last Mile" https://www.mobility-observatory.arval.it/the-last-mile-l-ultimo-miglio).

Tuttavia, questo aumento della tecnologia e della connettività porta con sé nuove sfide come i problemi di sicurezza informatica.

L'ultimo video dell'Arval Mobility Observatory presenta alcuni rischi e soluzioni per affrontare tali minacce e mette in evidenza come potrebbe essere il futuro dell'assicurazione in un mondo automatizzato.

Scopri il video completo qui:

https://mobility-observatory.arval.com/autonomous-vehicles-cybersecurity-insurance-and-infrastructure

Buona visione e resta sintonizzato!
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Cars are becoming more and more connected creating up to 25 GB of data per hour (discover more in our publication “ the Power of Data” https://mobility-observatory.arval.com/the-power-of-data).
Sensors and other sophisticated equipment collect data enabling new mobility applications such as autonomous vehicles (AVs). Outside of specific usage cases, autonomous vehicles are not expected to be widely implemented before 2025. However, when it will be the case then we can expect that AVs will improve road safety, which will affect the insurance industry. In addition, they will offer unique mobility opportunities (an idea developed in our publication “the Last Mile” https://mobility-observatory.arval.com/the-last-mile).
However, this increase of technology and connectivity brings with it new challenges such as cybersecurity concerns.
The latest Arval Mobility Observatory’s video presents some risks as well as solutions to address those threats and highlights what the future of insurance could look like in an automated world.
Discover the full video here:
https://mobility-observatory.arval.com/autonomous-vehicles-cybersecurity-insurance-and-infrastructure
Enjoy your watching and stay tuned!

Lun 08/02/21