Inchiestadispositivi

Inchiesta sui dispositivi di guida «intelligente»

RICERCHE 19 Dec 2017

I dispositivi di guida intelligenti sono ormai una realtà anche nelle flotte aziendali.

L’indagine ha l’obiettivo di monitorare la diffusione di “auto intelligenti” nelle flotte aziendali, vale a dire di veicoli dotati di dispositivi in grado, ad esempio, di assistere nei parcheggi, segnalare la stanchezza del guidatore, mantenere la distanza impostata dal driver rispetto al veicolo che precede o frenare automaticamente.

La ricerca dimostra che l’utilizzo di auto intelligenti all’interno delle flotte è già una realtà, con il 63% degli intervistati (gestori di flotte di dieci e più autoveicoli) che dichiara di avere almeno un’“auto intelligente” nella propria flotta.
La maggior parte di questi afferma di aver scelto auto con dispositivi di guida intelligente per aumentare la sicurezza dei driver e, in secondo luogo, per incrementare l’efficienza della flotta.

L’utilizzo di tali dispositivi si dimostra effettivamente in grado di rendere più efficiente la flotta: il 73% dei gestori di flotte con “auto intelligenti”, infatti, afferma che questi possono realmente contribuire a ridurre il Total Cost of Ownership (TCO). Solo il 44,6% dei Fleet Manager che non hanno all’interno della propria flotta “auto intelligenti”, invece, ritiene che l’utilizzo di dispositivi di guida assistita influenzi il TCO. Questo dato evidenzia che le potenzialità e i reali vantaggi a livello di efficienza dovuti alle “auto intelligenti” sono difficili da cogliere per chi non ne le ha mai introdotte nel proprio parco auto.

I dispositivi di guida intelligente considerati più utili dai Fleet Manager sono quelli per il rilevamento della stanchezza del guidatore (per l’83% degli intervistati), la frenata automatica in caso di emergenza (per l’83%), il mantenimento della distanza di sicurezza dal veicolo che precede (per l’82%), la segnalazione della presenza di autoveicoli nell’angolo cieco del guidatore (per il 79%), la chiamata automatica in caso di emergenza (per il 79%).

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AUTONOMOUS VEHICLES: CYBERSECURITY, INSURANCE AND INFRASTRUCTURE

Le auto stanno diventando sempre più connesse generando fino a 25 GB di dati all'ora (scopri di più nella nostra pubblicazione “The Power of Data” hhttps://www.mobility-observatory.arval.it/the-power-of-data).

Sensori e altre dotazioni sofisticate raccolgono dati che consentono nuove applicazioni di mobilità come i veicoli autonomi. Escludendo casi di utilizzo specifici, i veicoli autonomi non dovrebbero essere ampiamente implementati prima del 2025. Tuttavia, quando accadrà, allora possiamo aspettarci che questi miglioreranno la sicurezza stradale, il che influenzerà il settore assicurativo. Inoltre, offriranno opportunità di mobilità uniche (un'idea sviluppata nella nostra pubblicazione "The Last Mile" https://www.mobility-observatory.arval.it/the-last-mile-l-ultimo-miglio).

Tuttavia, questo aumento della tecnologia e della connettività porta con sé nuove sfide come i problemi di sicurezza informatica.

L'ultimo video dell'Arval Mobility Observatory presenta alcuni rischi e soluzioni per affrontare tali minacce e mette in evidenza come potrebbe essere il futuro dell'assicurazione in un mondo automatizzato.

Scopri il video completo qui:

https://mobility-observatory.arval.com/autonomous-vehicles-cybersecurity-insurance-and-infrastructure

Buona visione e resta sintonizzato!
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Cars are becoming more and more connected creating up to 25 GB of data per hour (discover more in our publication “ the Power of Data” https://mobility-observatory.arval.com/the-power-of-data).
Sensors and other sophisticated equipment collect data enabling new mobility applications such as autonomous vehicles (AVs). Outside of specific usage cases, autonomous vehicles are not expected to be widely implemented before 2025. However, when it will be the case then we can expect that AVs will improve road safety, which will affect the insurance industry. In addition, they will offer unique mobility opportunities (an idea developed in our publication “the Last Mile” https://mobility-observatory.arval.com/the-last-mile).
However, this increase of technology and connectivity brings with it new challenges such as cybersecurity concerns.
The latest Arval Mobility Observatory’s video presents some risks as well as solutions to address those threats and highlights what the future of insurance could look like in an automated world.
Discover the full video here:
https://mobility-observatory.arval.com/autonomous-vehicles-cybersecurity-insurance-and-infrastructure
Enjoy your watching and stay tuned!

Lun 08/02/21