I dispositivi di guida intelligenti sono ormai una realtà anche nelle flotte aziendali.
L’indagine ha l’obiettivo di monitorare la diffusione di “auto intelligenti” nelle flotte aziendali, vale a dire di veicoli dotati di dispositivi in grado, ad esempio, di assistere nei parcheggi, segnalare la stanchezza del guidatore, mantenere la distanza impostata dal driver rispetto al veicolo che precede o frenare automaticamente.
La ricerca dimostra che l’utilizzo di auto intelligenti all’interno delle flotte è già una realtà, con il 63% degli intervistati (gestori di flotte di dieci e più autoveicoli) che dichiara di avere almeno un’“auto intelligente” nella propria flotta.
La maggior parte di questi afferma di aver scelto auto con dispositivi di guida intelligente per aumentare la sicurezza dei driver e, in secondo luogo, per incrementare l’efficienza della flotta.
L’utilizzo di tali dispositivi si dimostra effettivamente in grado di rendere più efficiente la flotta: il 73% dei gestori di flotte con “auto intelligenti”, infatti, afferma che questi possono realmente contribuire a ridurre il Total Cost of Ownership (TCO). Solo il 44,6% dei Fleet Manager che non hanno all’interno della propria flotta “auto intelligenti”, invece, ritiene che l’utilizzo di dispositivi di guida assistita influenzi il TCO. Questo dato evidenzia che le potenzialità e i reali vantaggi a livello di efficienza dovuti alle “auto intelligenti” sono difficili da cogliere per chi non ne le ha mai introdotte nel proprio parco auto.
I dispositivi di guida intelligente considerati più utili dai Fleet Manager sono quelli per il rilevamento della stanchezza del guidatore (per l’83% degli intervistati), la frenata automatica in caso di emergenza (per l’83%), il mantenimento della distanza di sicurezza dal veicolo che precede (per l’82%), la segnalazione della presenza di autoveicoli nell’angolo cieco del guidatore (per il 79%), la chiamata automatica in caso di emergenza (per il 79%).