Si parla tanto di sicurezza in relazione all'auto e dunque in relazione alle flotte aziendali: ma quali sono i fatti?
Si parla tanto di sicurezza in relazione all'auto e dunque in relazione alle flotte aziendali: ma quali sono i fatti?
Naturalmente la sicurezza dei Drivers è argomento importante e delicato: basti pensare all'impatto sociale e alla perdita di vita umane. Ma anche al costo che tutto ciò rappresenta. Non solo per la collettività, ma per le aziende stesse.
Questi costi che le aziende si ritrovano a sostenere per evenienze legate alla sicurezza rientrano nella più ampia categoria dei costi occulti, costi cioè che non appaiono in tutta evidenza ma che alla fine dell'anno incidono sul bilancio della gestione della singola auto e così di tutta la flotta aziendale.
Una cifra? Ogni anno un'azienda sostiene in media circa 460€ di costi aggiuntivi per ogni veicolo, senza averne percezione diretta: come pagare un canone in più circa, all'anno. Un comparto di costi che ha un peso molto rilevante in ottica di Total Cost of Ownership e che, fino ad oggi, non è mai stata quantificata ed evidenziata. Far emergere questi "costi occulti" evidenzia quali siano i vantaggi di una gestione attenta e proattiva della sicurezza stradale. Fino a concludere che la sicurezza della flotta auto rappresenta un vero e proprio vantaggio competitivo per l'azienda.
Arval, più di ogni altro, è sensibile ad ogni aspetto che riguarda una gestione attenta, efficiente e moderna della flotta aziendale: per questo si pone come vero partner, in grado di sostenere il cliente, grazie ad un serio apparato di ricerca e consulenza, che per ogni argomento studia problematiche e vantaggi e propone soluzioni, anche nel campo della sicurezza. Questo impegno di Arval ha condotto a una partnership con il Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica (CTL) dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" che ha dato vita allo studio sui "Costi della non sicurezza stradale".
Le soluzioni possono essere molteplici, inserite in un'ottica generale di risk management: selezionare veicoli e tecnologie di sicurezza, adottare soluzioni telematiche che influenzino attivamente i Drivers ad adottare stili di guida maggiormente sicuri e responsabili, senza trascurare l'importanza di una vera e propria educazione alla sicurezza.
Fra gli argomenti citati poco sopra sempre più importanti divengono – e dunque è consigliabile vivamente disporre di una flotta aziendale le cui auto ne siano forniti – i principali sistemi di sicurezza attiva, come, tra gli altri: ABS, ESP, ACC, Head-Up Display, Night Vision etc. Chiaro che poi non c'è sistema che tenga se il Driver è distratto e ha condotta irresponsabile. Per questo le soluzioni telematiche che controllano i dati sensibili dell'auto (velocità, percorrenza, etc) sono ulteriore elemento utile a condizionare positivamente la condotta del Driver e dunque migliorare la sicurezza.
Last but not least è l'educazione alla sicurezza. Solo così tutto l'insieme dei veicoli e delle tecnologie di sicurezza attiva e passiva e delle soluzioni telematiche può davvero regalare risultati: un driver attento, che conduca il veicolo con prudenza e senso della responsabilità, è un efficace strumento preventivo per evitare... guai a lui e costi all'azienda.
LO SAPEVATE CHE...
Alcuni dati interessanti tratti dall'indagine condotta da Arval Consulting dal titolo "Benchmark Car Policy" su un campione di 150 aziende con veicoli aventi contratto di NLT:
-
Il navigatore satellitare non è mai inserito tra gli optional di sicurezza e viene spesso "surrogato" da pericolose App sugli smartphone.
-
Solo il 17% delle aziende offre corsi di guida sicura ai propri Drivers.
-
Il 93% delle aziende ha una politica sulla sicurezza che copre tutti i dipendenti che sono alla guida per lavoro. Ma solo il 32% ha formalizzato indicazioni specifiche nella Company Car Policy.
VIDEO INTERVISTA
Valeria Evangelista - Head of Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia illustra "Presente e futuro della sicurezza stradale"