1-ubk-19968.png

Flotte più sicure

ARCHIVIO NOTIZIE 11 Dec 2017

La sicurezza nelle flotte è un tema fondamentale per ogni azienda.

Fra le tante tematiche che giorno dopo giorno un Fleet Manager deve affrontare e a cui deve porre attenzione al fine di gestire la propria flotta con competenza, la sicurezza è argomento che non si deve assolutamente sottovalutare. Per motivi diversi. In primis perché, evidentemente, ne va della salute e della vita dei drivers. In secondo luogo un'attenta gestione della sicurezza ha un impatto non indifferente su una gestione efficiente e sui relativi costi.

I dati a nostra disposizione ( ISTAT 2015) ci dicono che il numero di vittime e incidenti sulla strada continua ad aumentare. Contestualmente a ciò è cresciuta in modo significativo la dotazione dei dispostivi di sicurezza con cui i costruttori equipaggiano le proprie autovetture, sia di serie, la maggior parte ormai, che come optional. L'assistenza alla guida è ormai una realtà e sia i costruttori che i produttori di tecnologia hanno fatto passi da giganti in questi ultimi anni, anche attraverso numerose partnership. Il risultato sarà probabilmente – in un tempo non troppo lontano – l'affermarsi della guida autonoma: nel frattempo la sicurezza aumenta decisamente. Oggi circa due Fleet Manager su tre si dichiarano molto interessati all'innovazione tecnologica nel settore specifico e affermano che i vari dispositivi relativi debbano essere necessariamente presenti sui nuovi veicoli che entrano a far parte dei una flotta gestita. Andando nello specifico i dispostivi che i Fleet Manager giudicano prioritari sono: il segnalatore di ostacoli nell'angolo cieco dello specchietto, i sistemi di protezione in caso di rischio di collisione e i sistemi di monitoraggio delle condizioni di stanchezza del guidatore.

Ma aldilà di queste affermazioni nella realtà le aziende non si muovono con la stessa velocità con cui si muove la tecnologia in tema di effettiva dotazione del parco auto ma, ancor più, nella mancanza di sensibilizzazione dei propri driver sull'argomento. Ad esempio solo il 20% dei Fleet Manager ritiene utile un corso di guida sicura, gli altri dichiarano di non essersi posti il problema o denunciano una mancanza di budget relativo o ancora proprio non pensano sia opportuno farlo. Corso di guida sicura che è invece pratica utile: l'offerta di corsi di guida è oggi in Italia molto varia e professionale e la spesa, se paragonata all'impatto dei costi per la non sicurezza, è esigua. Situazione analoga troviamo nell'approccio alla sanzione o al premio di determinati comportamenti di sicurezza. Nella stragrande maggioranza dei casi non si creano percorsi dedicati ai driver che hanno avuto sinistri né le aziende intervengono con un sistema penalizzante o sanzionatorio nei confronti degli stessi. Egualmente scarsa l'incentivazione ai driver virtuosi che per un determinato lasso di tempo non hanno avuto incidenti o multe.

A domanda diretta i Fleet Manager indicano quattro argomenti prioritari: attenzione alle caratteristiche di sicurezza dei veicoli, cura nella manutenzione delle vetture aziendalitelematica per il monitoraggio del comportamento dei driver e infine presenza di optional tecnologici. Anche se poi la quasi totalità dei Fleet Manager non ha idea degli investimenti, dei programmi o delle azioni di sensibilizzazione da mettere effettivamente in atto per minimizzare i rischi di una guida sicura, pur affermando di conoscere la quantità dei sinistri della loro flotta e il totale dei costi che genera.
Di fatto possiamo dire che si rilevano dati discordanti fra le dichiarazioni d'intenti – è cioè un'alta attenzione al tema della sicurezza – e le azioni concrete: mancano infatti la fase d'investimento e la fase attuativa. Significativo il fatto che 3 Fleet Manager su 4 dichiarano di non conoscere la norma ISO 39001 – Road Traffic Safety Management System. Questa norma definisce i requisiti di un Sistema di Gestione per la Sicurezza Stradale volto a permettere ad ogni Organizzazione che in qualche modo interagisce con il sistema stradale, di ridurre morti e infortuni gravi derivanti da collisioni stradali, controllando e gestendo le variabili che sono sotto la propria influenza, di fatto fornendo un approccio globale alla sicurezza stradale.

Analizzando invece le iniziative che i Fleet Manager vorrebbero fossero proposte direttamente dalle società di noleggio, grande interesse ha riscosso il profit sharing (una proposta commerciale che leghi il miglioramento dell'andamento assicurativo della propria flotta), e poi anche l'inserimento di un kit di sicurezza a bordo del veicolo, la presenza di penalità sulle garanzie assicurative e l'installazione della black box con sistemi di monitoraggio.

In conclusione possiamo affermare che per i Feet Manager la sensibilità sui temi della sicurezza è abbastanza alta, ma la telematica, in quest'ambito, è ancora poco rilevante per loro. Non è molto diffusa un'offerta di formazione strutturata sul corretto utilizzo dei veicoli in funzione, appunto, della sicurezza e manca un sistema premiante per i driver più virtuosi. Di fatto c'è ancora tanto margine di miglioramento, sia riguardo a una più efficace gestione dei costi che per garantire una maggiore sicurezza per i driver.


 

LO SAPEVATE CHE...

  • Il 76% dei Fleet Manager dichiara che la policy della propria azienda tiene conto delle esigenze di sicurezza stradale.

  • Il 95,5% dei Fleet Manager non prevede sistemi di incentivazione per i driver virtuosi che non incorrono in incidenti o non sono multati per infrazioni varie.

  • Il 71,5% dei Fleet Manager non conosce la norma ISO 39001, che definisce i requisiti di un Sistema di Gestione per la Sicurezza Stradale.


 

VIDEO INTERVISTA

Vincenzo Conte, Caporedattore di Auto Aziendali Magazine, ci racconta quanto incide un attento controllo della sicurezza su una gestione efficiente e sui relativi costi.

 

 

 

Leggi tutto Show less